Transalpino – Versione italiana

English version : https://nathjy.travel.blog/2020/08/23/transalpin-english-version/

La stazione della metropolitana di St Jacques, una piccola stazione della metropolitana, sul Boulevard St Jacques, che nel corso degli anni ha conservato la sua autenticità con i suoi muri in pietra e che beneficia di un’apertura verso l’esterno verso Nation. Da lì, la metropolitana diventa aerea e attraversa la città con facilità. I nostri viaggiatori scendono quattro per quattro i gradini che portano alla piattaforma in direzione di Nation. Arriva la metropolitana, l’atmosfera è a distanza, anche se è impegnativa in un treno della metropolitana affollato. Scendendo a Bercy, si prosegue a piedi fino alla Gare de Lyon, passando per l’allée de Bercy. Da un lato, i grandi edifici del Ministero delle Finanze e dall’altro, coloro che sono senza finanze e senza casa. Nel sottosuolo, nonostante le loro maschere, vengono catturati da un forte odore di urina. Hanno difficoltà a respirare. Entrano in stazione e si dirigono verso il padiglione 2 come indicato sulle bacheche. Piattaforma 21, una volta superati i cancelli d’imbarco, è il momento di salire a bordo del Transalpino. Quindi è in auto 8 della Parigi, Lione, Torino, Milano che inizia il viaggio.

Appena saliti a bordo, ci sono voci con un accento canoro. Il disorientamento inizia con il linguaggio. Subito dopo aver lasciato Parigi e i suoi sobborghi, le pianure splendidamente raccolte decorano le strade. Poi arrivano i vigneti del Mâconnais. Da Lione, i paesaggi cambiano e appena quattro ore dopo aver lasciato la metropolitana a Bercy, riscoprono con emozione le montagne delle Alpi. I viaggiatori alzano gli occhi a turno dal telefono o dai loro romanzi per ammirare il panorama e lasciarsi catturare dalla bellezza.

St Jean De Maurienne e poi Modane, il treno si svuota gradualmente di escursionisti con zaini. Presto rimarranno solo una decina di passeggeri nel pullman 8. Poco dopo Modane arriva un controllore italiano, che non controlla più i biglietti ma le temperature dei passeggeri che scendono a Bardonneccia.

Fuori, l’architettura delle case cambia, così come i colori dell’intonaco. Vediamo sempre più toni ocra e verdi. Com’è bello sentire che il cambiamento di scenario si sta lentamente assestando. Prima tappa in Italia a Bardonneccia; Signore, Signori…gli annunci sono ora in italiano. Seconda tappa a Oulx. Questo posto ricorda loro il loro primo anno di vita insieme quando vivevano a Briançon e si avventuravano oltre il confine per la pizza e il gelato. Fu a Torino quell’anno che scoprirono il ghiacciaio Grom. Sono stati poi felici di trovarne uno in Rue de Seine a Parigi. Da allora, avevano portato lì i bambini e i loro amici, quando il tempo era pesante a Parigi, o per rilassarsi dopo una buona giornata di lavoro.

A bordo del TGV è ora necessario applicare il protocollo italiano COVID e lasciare un posto libero tra ogni passeggero. Il treno attraversa il paesaggio e li porta ogni minuto un po’ più lontano da Parigi e dalla vita quotidiana. Ad ogni fermata, si addentrano un po’ più in Italia. Alpignano, circondato dalle sue valli di mais per la polenta. Ricevono un messaggio da Giulia, su Whatsap, in cui invia loro una foto del loro piccolo nido d’amore.

Ha preparato tutto e li aspetta domani mattina alla cucina di Merlino per la colazione. Alza di nuovo gli occhi, la bacia dolcemente, guarda fuori e dice: « abbiamo cambiato il mondo ». Sono felici, e ora si sentono come un soffio di libertà. Arrivando a Torino Porta Susa, i binari sono vuoti e gli ultimi passeggeri sembrano aver abbandonato il treno. I nostri amici finiranno il viaggio in compagnia del bigliettaio e della signorina che spinge instancabilmente il suo carretto di cibo da Parigi, da una parte e poi dall’altra – tè, caffè, biscotti – … Sul portabagagli rimangono solo i loro bagagli e un piccolo zainetto nero in mezzo alla carrozza.

Quando alzano lo sguardo, vedono un altro viaggiatore. Fuori, sentono l’annuncio « Signore, signori, il TGV parte… ». Il treno corre a lungo in galleria per uscire da Torino. A Brandizzo, le tende decorano le finestre e coprono tutti i balconi per proteggere dal calore. Ci sono cartelli per Mercato, Pizzeria, Gelati. Il TGV ora gira molto lentamente, le fermate sono più frequenti.

Il sole tramonta in lontananza, dietro le montagne che si stagliano in un’ombra insolita. Alla stazione di Santhia è completamente buio e l’ultimo passeggero della macchina sta per scendere. Avvicinarsi all’Italia, o a qualsiasi altro paese, con la ferrovia produce un effetto assolutamente magico, soprattutto alla fine di questi mesi di reclusione. Prendetevi il tempo di cambiare il vostro ritmo, di uscire dalle vostre abitudini e lasciatevi trasportare dal ritmo lento del viaggio. Il tempo passa al ritmo dei paesaggi che cambiano. Nelle stazioni si sentono gli annunci in lingua italiana e si lasciano cullare dalle armonie di questa lingua, le orecchie si abituano tranquillamente.

Il treno entra nella stazione di Milano Porta Garibladi.

Le banchine sono vuote, sui binari la natura ha riacquistato i suoi diritti e sta bonificando la terra mentre la gente si allontana da certe zone.

Un’ora e mezza di attesa ed eccoli che salgono sul treno notturno Milano – Roma. Domani verso le 6 arriveranno nella bellissima città di Orvieto e scopriranno un paesaggio completamente diverso. Ora possono lasciarsi cullare dal pigro beccheggio della macchina sui binari, sanno che Giulia e Umberto li aspetteranno domani all’alba sotto il pergolato, di fronte al lago, per una tipica colazione all’italiana.

Par Nathalie

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