Zona riservata – Versione italiana

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Tra ombra e sole, il piccolo pannello è piantato lì, con fascino e delicatezza, in mezzo al prato appena falciato. Oltre, è l’ignoto, non l’angolo privato o proibito, come spesso accade in molti giardini, ma piuttosto l’angolo riservato alla buona vita, all’intimità, l’angolo del giardino personale.

Poco prima, sulla sinistra, c’è la « Bisentina », quella casetta di cui i nostri viaggiatori si sono innamorati.

Un piccolo angolo di paradiso per la biodiversità. In un monocromo di toni ocra e parma, alcuni fiori si invitano nel patio. Quanto basta per dare profondità al campo, e quanto basta per creare il fascino del luogo.

Una grande ortensia fornisce appena l’ombra sufficiente sul patio per godersi i romanzi trasportati nei bagagli.

Dal patio si gode la vista del lago di Bolsena e di Capodimonte. Questa visione porterebbe la calma ai più irrequieti e darebbe un sollievo immediato a chi sa ancora lasciarsi ammaliare dalle vecchie pietre. La mente si lascia trasportare e si lascia trasportare rapidamente dalla bellezza del paesaggio. Le vecchie mura e la vegetazione, che insieme si tuffano nelle acque blu intenso del lago di Bolsena, affascinano lo sguardo.

È ora che alcuni di noi si tuffino nelle acque del lago. Lasciate che il corpo penetri nell’acqua e abbandonatevi a questo benefico piacere. Nuotare, lasciandosi trasportare dall’acqua, che a sua volta è rinfrescante e rinvigorente. Ammirate la tavolozza infinita di colori verdi e blu della vegetazione, che si riflette nelle acque bluastre del lago. Una tavolozza che nessuno dei più grandi pittori del mondo oserebbe mai sognare, così indescrivibile è la gamma.

Sullo sfondo a sinistra si vede il vecchio porto di Marta, quello dove si incontrano i pescatori locali. Il vecchio porto per le barche, non quello per le imbarcazioni da diporto. Quella da cui, all’alba, le barche partono per la pesca del coregone e di altri pesci del lago. Qui non si lesina sui colori, è un festival a quattro colori.

In riva al lago, un cigno fa un pisolino. Sa che è tranquillo tra i vecchi pescatori che si divertono a sventolare un cane di peluche per sorprendere i passanti. È ora di rilassarsi, fa caldo e i corpi hanno bisogno di riposo.

Le tende si chiudono, lasciando talvolta un vuoto per dare una possibilità alle bozze.

Qualcuno sorseggia un limone sulla terrazza di un caffè per rinfrescarsi.

Tutto invita a divertirsi e soprattutto a prendersi il tempo necessario.

Nel giardino delle fate, il tempo è anche in pausa

La capanna del giardiniere è ora deserta e invita alla meditazione. Porta via gli escursionisti sotto il suo fascino d’altri tempi.

Nelle vicinanze, gli alberi di basilisco emanano un profumo rilassante. Appena un po’ più lontano, i fichi esplodono di colore rosso vivo e di sapori.

Più in alto, i teneri fagiolini disegnano un alfabeto immaginario e giocano con i fiori appena sbocciati.

L’erba è appena stata tagliata e profuma di clorofilla. Lo spazio così disegnato, invita a cabriole e sessioni di yoga mattutino.

Nel mezzo dell’orto, un sentiero invita i viaggiatori ad avventurarsi un po’ più lontano.

L’occhio è attratto dai girasoli color zafferano che esplodono al sole.

Lassù, in cima al sentiero, si vede un pergolato decorato con ghirlande di luce. Sotto il pergolato, i mobili sono semplici e ridipinti con colori rilassanti. Su ogni tavolo sono disposti piccoli mazzi di fiori di campo. I visitatori si sentono attesi e benvenuti… La cura del dettaglio dice già molto sugli incontri che si svolgeranno sotto il pergolato… Perché qui c’è una rivoluzione in atto e molte battaglie sono già vinte sul futuro… Come un assaggio di un mondo che verrà. Una rivoluzione da scoprire nei prossimi post del blog…..

Par Nathalie

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